La maniera migliore per dire no al terrorismo e difendere la libertà d'opinione? Semplicissimo, mettere in edicola una raffica di contenuti blasfemi in cinque milioni di copie.
L'abisso tra il professare dialogo e rispetto dell'altro e l'andare avanti a insultarne i valori non mi è mai sembrato così evidente.
Possibile che la veda esattamente come una istituzione religiosa egiziana (!) che considera il reiterare le vignette come "una provocazione ingiustificata dei sentimenti di un miliardo e mezzo di musulmani nel mondo che nutrono amore e rispetto verso il profeta".
Una nuova uscita offensiva "causerebbe una rinnovata ondata di odio nella società francese e occidentale in generale. Ciò che fa il giornale non aiuta la convivenza e il dialogo tra civiltà cui si dedicano i musulmani", oltre ad "approfondire i sentimenti di odio e discriminazione tra musulmani e non musulmani"
L'altra sera a Linea Notte il corrispondente in Italia di Liberation sosteneva che magari sì, qualche vignetta oltrepassa il segno, ma i terroristi ci sono comunque, non li creano mica le vignette quindi non vede perché debbano interromperle; nessun accenno al fatto che insieme agli integralisti offendessero tutti i credenti musulmani.
Se ribaltiamo il ragionamento su un'altra religione che conosco meglio sarebbe come dire che visto che tra i cattolici ci sono i mafiosi tanto vale pisciare sugli altari o ironizzare sulla verginità di Maria.
Paragone forte? Secondo me per la cultura cattolica sono profanazioni equivalenti a quella che CH pratica nei confronti della fede musulmana.
L'altro grande valore reclamato nelle manifestazioni, la libertà totale di opinione è già stato contraddetto, incriminando guarda caso un musulmano per le dichiarazioni "che testimoniano irresponsabilità, che sono irrispettose e che dimostrano una propensione a suscitare l’odio e la divisione che sono semplicemente insopportabili"
La sua replica: "Cerco solo di far ridere, come CH"; e adesso come la mettiamo?